Gli headlost nascono dal genio visionario di Massimo Giardino. La loro musica e' una sorta di trip pseudocosmico che interagisce con gli aspetti brutali e morbosi della realta' fino ad arrivare al compimento di una metamorfosi psichica. La naturalezza dell' essere in contrapposizione alla massa dozzinale. Le loro note arrivano come una chimica distorta che unisce l'inconscio alla metrica esistenziale, boicottandola da ogni genere di stereotipo musicale. Il dissidio interiore porta l'uomo al combattimento contro la sua anima, che si sprigiona dagli accordi convulsi e sfocati. Uniformarsi sarebbe cadere nell'oblio del qualunquismo. La perdizione della propria essenza porta l'individuo all'omologazione, alla creazione di automi, senza occhi, senza respiro, senza anima.