Gli Psicosuono nascono nel 2004 a Paderno Dugnano (MI) su iniziativa di Stefano De Marchi e di Elisabetta Giglioli. Con la collaborazione di Emanuele Luisi e di Antonello Colamonaco prende vita un progetto rock originale aperto a contaminazioni jazz, blues, funky e classiche, dichiaratamente ispirato all’atmosfera progressive internazionale degli anni ‘70.

Il nome “Psicosuono” é evidentemente un neologismo coniato per indicare la volontà della formazione di esplorare – attraverso un suono originale ed evocativo – gli spazi misteriosi e reconditi della psiche e dell’animo umano.

La ricerca artistico-psicologica degli Psicosuono si riflette anche nei testi delle loro canzoni, poesie in lingua italiana aperte alla più libera interpretazione di chiunque le desideri leggere o ascoltare.

Il gruppo si esibisce in vari club italiani, partecipando anche a numerosi concorsi per gruppi emergenti e festival a livello sia locale che nazionale. Tra le diverse esperienze della band si ricordano la partecipazione al MEET 2007 (la Fiera degli strumenti musicali di Milano), all'evento-vetrina Music Village 2007 di Montecampione (BS) e al Disorder Art Music Festival di Modena 2008 (assieme a Remo Remotti e a Danilo Fatur ex-CCCP).

E' in vendita on-line sui maggiori stores digitali tramite Pirames International il primo album degli Psicosuono - "AUT AUT" (2008) - prodotto dall'etichetta indipendente "Ambrosiana" e con Livio Magnini (Bluvertigo, Giorgia, Rezophonic, Jetlag) in veste di Produttore Artistico; l'album è in rotazione radiofonica sia in Italia che all'estero – Venezuela, Illinois, Grecia. "AUT AUT" è disponibile anche nei negozi della catena di distribuzione "Venus" (FNAC, Feltrinelli, Ricordi...).

Gli Psicosuono hanno ultimamente girato il loro primo videoclip, “Iride” – diretto dal regista Jacopo Rondinelli e con la partecipazione degli attori Alessandro Sampaoli (”Camera Cafè”, “Solo un padre”, “Doppio”), Giorgia Cardaci (”Camera Cafè”, “Raccontami - Capitolo II”, “Pianosequenza”, “Il capo dei capi”) e di Clara Dossena (”Una madre”, “La sconosciuta”).